AUGURI DI NATALE 2010
Il mio augurio per il prossimo natale tocca i seguenti concetti: speranza, pace, libertà, arte, difficoltà, scuola. Con questi concetti, che mi permetto di esprimere qui di seguito, gli auguro di gustare nell’intimo la bellezza dei prossimi giorni di vacanza e di raccoglimento spirituale. SPERANZA Sperare significa aprire una porta all’ottimismo, al vedere in maniera positiva le proprie vicende personali e quelle sociali. Non si deve mai rinunciare a ragionare con la propria testa, con i propri strumenti e con i propri metodi. Soltanto così è possibile verificare sempre prima di accettare un’idea come valida, praticabile, percorribile. Accettare un’idea significa condividerla e farla propria ma perché ciò accada occorre aprirsi alla tonalità affettiva, al feeling. Non rinunciare mai a costruirsi un’idea concreta di speranza fatta di analisi, praticabilità, progettualità, realizzabilità. Costruirsi un’idea concreta di speranza significa fare continuamente un dono agli altri per lo “star con” e non soltanto per lo “stare per sé”, “solo per sé”. Lo “star con” è il fondamento primo della dimensione sociale e politica. Da questa opposizione, lo “stare con” rispetto allo “stare per sé” nasce il rilancio dell’idea di una comunità umana alla ricerca del “farmaco ospitale” che possa servire ad aiutare il proprio mondo personale a svilupparsi al meglio, a crescere, a costruire, a gioire, ad essere felice. Oggi si sente dire: “i nostri ragazzi non hanno futuro”. Ebbene, non rinunciamo all’idea di costruirglielo, di aiutarli a credere che il futuro c’è ma che esso soltanto si realizzerà imparando a costruirlo giorno dopo giorno con la costruzione di competenze, di saper fare, ma anche di attenzioni verso sé e gli altri, verso chi ha più necessità e più bisogno di noi. Sempre c’è chi, qualcuno che ha più bisogno di noi. Per fare questo la fretta non è buona consigliera come non si deve correre verso il “nuovo” come la soluzione ai problemi. Non bisogna avere timori nell’appoggiarsi alle tradizioni, alla cultura attraverso un’azione continua di ravvivamento. Il ravvivamento passa attraverso di noi ed il nostro apporto intelligente e critico. Con la critica i valori rinascono ogni volta. PACE Perché rinunciare all’idea di un mondo di pace? All’idea che il mondo possa dire basta alle guerre? Se ognuno di noi lo riterrà possibile apporterà alla realtà un tassello di positività utile alla sua costruzione. Non si disperi e non si ritengano ineluttabili le guerre soltanto perché “ci sono sempre state”. Un tempo esisteva la schiavitù. Il diritto, la sua evoluzione, hanno fatto sì che in molti paesi del mondo la schiavitù sia scomparsa. Non rinunciamo alla possibilità del “foedus pacificum” e alla meta della pace perpetua. Non rinunciamoci! La pace è libertà e felicità. Al contrario la guerra è disperazione, fame, sete, fine di ogni speranza e di ogni libertà. Un saggio diceva un tempo: “il regno dei cieli è qui su questa terra”, può essere su questa terra, “hic et nunc”! LIBERTA’ Dire che cosa sia la libertà è difficile. Essa è vicina al nostro essere ed al suo ragionare. E’ ciò che consente di sprigionare in maniera opportuna l’energia positiva della mente e la sua intelligenza. La libertà è questo: libera espressione della propria intelligibilità del mondo. E’ anche misura, accortezza, prudenza e temperanza. Ecco quando questi strumenti sono alla portata, quando questi strumenti non sono impediti nel loro sviluppo, allora c’è la libertà. Libertà significa dunque potersi esprimere, sapersi esprimere, poter essere ascoltati in qualsiasi maniera ciò possa avvenire ed in qualsiasi modo il nostro linguaggio possa produrre risultati e concretezze. Tutto questo nell’attenzione verso l’altro. Verso il mondo degli altri. La libertà è dentro il nostro mondo ma anche dentro il mondo degli altri. Qui incontra il suo limite ma anche il suo definitivo affrancamento. Il suo definitivo destino di realizzazione sociale della giustizia. ARTE La libertà trova una delle sue espressioni più pure nell’arte. L’arte è creazione. La vita è stata abbellita dall’arte. La vita con l’arte ha conosciuto la bellezza ricevendone il gusto più prossimo alla conoscenza totale, completa dell’essere. Arte è creatività. Continuamente la creatività viene posta in essere dalla natura, dal mondo. L’uomo in quanto sua espressione crea. Creando egli è libero e nella “poiesis” trova la bellezza, il suo gusto e la soddisfazione di chi genera altra bellezza. Attraverso la creazione egli gusta la libertà, ne coglie i sapori. L’arte dà calore e colore al mondo. Non rinunciamo, nel nostro piccolo alla possibilità di creare. Creare per creare, per il gusto di farlo e non necessariamente per diventare famosi, con il canto, con la pittura, con la poesia, nelle sue altre tante manifestazioni ci riconduce alla gioia dell’esistenza ed aiuta a vincere il dolore, a volte a superarlo. Arte è colore e calore donato al mondo. L'arte può “vincere di mille secoli il silenzio”. OSTACOLI Senza il superamento di ostacoli non si può raggiungere nessuna meta conoscitiva o spirituale. Il percorso della ricerca, il suo incedere, il suo camminare non può esimersi dall’incontrare ostacoli da superare. Lo studente incontra ogni giorno ostacoli ma con la costanza, con la perseveranza egli raggiunge la meta. Nessuna meta è facile perché è proprio attraverso l’impegno che si assapora il fine del superare gli ostacoli: raggiungere e gustare la bellezza. Ogni ostacolo superato è un avvicinamento alla bellezza. Ogni ascolto dato a sé per richiamare le forze utili a superare gli ostacoli è coscienza, consapevolezza. Nessuno sport, nessuna disciplina di studio, nessun mestiere si esime dal presentare ostacoli. L’ostacolo è difficoltà ma dalla difficoltà sorge il grande desiderio di essere liberi superandolo divenendo così libero dai suoi limiti. SCUOLA Nella scuola ci sono tutti questi elementi: speranza, pace, libertà, arte, ostacoli. In essa si soffre e si gioisce. Ci si angoscia e ci si libera. Si sta con gli altri e si sta soli. Si superano ostacoli e si sprigionano energie positive. C’è chi ha di più. C'è chi ha di meno. C’è chi raggiunge risultati più elevati ma tutti quanti contribuiscono con la loro presenza a raggiungere la meta, la vetta, la bellezza dello stare ogni giorno ed in tanti insieme nutrita dall’importante linfa energetica del rispetto. Gustare la bellezza è conoscerla, valorizzarla, toccarla con mano. La bellezza è un gusto, un sapore intimo che nasce dallo stare con gli altri, dal mondo delle relazioni. La felicità c'è quando c'è condivisione con gli altri, condivisione della bellezza, creazione della bellezza che sorge proprio dal nostro continuare a stare insieme.
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